Casa, il rigore della fantasia
I settimanali “Io Donna” del Corriere della sera e “D” di Repubblica dedicano gran parte delle due riviste ai problemi della casa. Lo “speciale” sul Salone del Mobile contiene 55 pagine di idee, novità, protagonisti dell’abitare tra “il colore dell’intimacy e l’eccentricità del diversity”. Storicamente il design è stato appannaggio maschile ma le cose stanno cambiando come dimostrano l’olandese Hella Jongerius e l’asturiana Patricia Urquiola con i loro modi di progettare. Emergono due concetti: la diversità come risorsa e l’intimacy per riguadagnare spazio proteggendosi dalla pervasività del wi.fi, dai social e dal rumore. Il supplemento “D casa” è un report su mostre, eventi, personaggi, appuntamenti. C’è anche un’inchiesta su come abiteremo nel 2010 e progetti per l’Africa che ridisegna se stessa, la descrizione di 24 spazi di decor ai quali ispirarsi e una mappa delle donne del design. Vengono messi in evidenza edifici di grande bellezza, costruiti per durare e poi la domotica perché, dicono gli esperti, il futuro della casa è hi-tech. Un suggerimento per le vacanze indica nel Salento una dimora con 4 secoli, con 20 stanze affrescate con gli emblemi della famiglia, un giardino ottocentesco, piscina. La casa ha fatto da sfondo a film di Alberto Lattuada e Michele Placido. Il padrone di casa è un duca-architetto che ha ristrutturato con la moglie il palazzo.
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